28 agosto 2016

È SCOMPARSO L'APRILIANO DOMENICO FUSCO INTERNATO MILITARE IN GERMANIA

L'Associazione "Un ricordo per la pace" comunica con dolore la scomparsa ieri 27 agosto 2016 di Domenico Fusco, classe 1920, cittadino di Aprilia, ma originario di Cescheto di Sessa Aurunca, internato militare durante la seconda guerra mondiale nello Stammlager IV B di Zeithain in Germania.
Domenico Fusco
Nel 2014 era stato insignito di Medaglia d'onore Imi, l'Onorificenza concessa dal Governo Italiano a tutti i cittadini italiani – civili e militari – ed agli eredi di coloro che, dopo l’armistizio dell' 8 settembre 1943, non aderirono alla collaborazione con la Germania  e pertanto furono catturati dai tedeschi e detenuti nei lager nazisti.
L'Associazione “Un ricordo per la pace” : “Fusco venne internato nello stesso campo IV B di Zeithain  dove fu prigioniero Ernesto Bonacini, padre di Elisa Bonacini, presidente della nostra Associazione. Si rammaricava Domenico di non averlo mai conosciuto, né nel campo di concentramento né ad Aprilia.
Domenico portava ancora sul corpo le conseguenze delle bastonate dei nazisti, e viveva quotidianamente le sofferenze per tanta cattiveria subita. Come Associazione ci eravamo impegnati affinché ottenesse la Medaglia d'Onore IMI, onorificenza di cui era molto orgoglioso.

Domenico Fusco

Aveva partecipato a numerose manifestazioni organizzate dalla nostra Associazione, in particolare presso gli Istituti di Istruzione di Aprilia.
Una persona dolcissima Domenico che non covava alcun risentimento per le angherie subite in Germania; ne custodiremo con grande cura i ricordi.
Con il venir meno degli ultimi testimoni dell'orrore delle guerre mondiali sta a noi il futuro della loro memoria; occorre l'impegno di tutti e delle Istituzioni affinché non cadano nell'oblio le sofferenze subite dalle generazioni che ci hanno preceduto, e che hanno contribuito con il loro sacrificio alla nascita della nostra democrazia. La pace e la libertà sono un bene prezioso da salvaguardare con grande cura, affinché tutto ciò non abbia mai più a ripetersi.

 Esprimiamo con amarezza le più sentite condoglianze alla figlia adorata Pierina, alla nipote Chiari Alessia, ai parenti ed amici tutti”.
maggio 2014 : manifestazione presso Istituto Carlo e Nello Rosselli- Aprilia

Domenico Fusco con la sua collezione di banconote del periodo di guerra




21 agosto 2016

INTERVISTA A JOSHUA FRANK INVESTIGATION LEADER DEL DPAA



INTERVISTA A JOSHUA  FRANK INVESTIGATION LEADER DEL DPAA

L'IMPEGNO PER RECUPERARE I CADUTI AMERICANI DISPERSI IN GUERRA



Il gentilissimo Mr Joshua Frank Investigation leader del DPAA ha accettato di rispondere a qualche nostra domanda utile per capire l'attività dell'Ente Statunitense.

Josh, di cosa si occupa il DPAA?
Il Defence POW/ MIA Accounting Agency (DPAA) è un' Ente del Dipartimento della Difesa Statunitense. La nostra Agenzia ha il compito di localizzare e identificare i resti di oltre 83.000 americani dispersi nei vari conflitti del passato. Le nostre responsabilità includono americani che sono ancora dispersi dalla seconda guerra mondiale, la guerra di Corea, la guerra del Vietnam, la guerra fredda, e gli altri, fino ai conflitti più recenti.
Mr Joshua Frank Investigation leader del DPAA 
 
In cosa consiste il vostro lavoro? Quali sono i vostri obiettivi?
“Il nostro obiettivo finale è quello di individuare i resti di americani dispersi, identificarli, e restituirli alle loro famiglie per una degna sepoltura. Per realizzare questo compito il nostro personale composto da personale civile e militare conduce ricerche e indagini sul campo finalizzate a individuare potenziali siti dove intervenire. Poi avviamo gli scavi archeologici nei luoghi associati ai dispersi. Eventuali resti recuperati durante questi scavi sono sottoposti ad un'analisi antropologica ed altre analisi scientifiche, compreso l'esame del DNA. Se tutte le prove disponibili portano alla identificazione di un individuo, la sua famiglia viene informata.
Durante tutto il processo, il nostro personale fornisce informazioni ai membri della famiglia, per quanto riguarda lo stato del nostro lavoro per trovare il loro amato scomparso. Abbiamo anche di fronte la dura realtà che non possono realisticamente essere recuperati tutti i nostri dispersi. In questi casi i nostri ricercatori fanno del loro meglio per dare alle famiglie i dettagli di come il loro eroe disperso abbia compiuto l'ultimo sacrificio per la propria nazione. In molti casi, per le famiglie dei caduti nella seconda guerra mondiale, l'unica informazione fornita era un telegramma del Ministero della Guerra per notificare alla famiglia che il loro caro era disperso. Utilizzando documenti d'archivio e di altre fonti, di solito possiamo fornire qualche informazione in più sulla battaglia o operazione in cui l'individuo disperso aveva partecipato e forse quello che stava facendo, al momento della morte. Anche se questo non rende alla famiglia il risultato che speriamo di fornire, si dà loro una storia che può essere passata alle generazioni future come parte della storia della loro famiglia”.

Quali sono i vostri progetti per l'Italia?
“Ci sono alcuni incidenti aerei che coinvolgono gli americani che si sono verificati sulla terra o nelle acque circostanti l'Italia che sono poco profonde e su cui è possibile intervenire con gli scavi. Molti dei dispersi sono probabilmente nei mari profondi circostanti l'Italia. In tutto, l'agenzia stima circa 1.400 tra soldati e aviatori americani dispersi sulla penisola, in Sardegna e in Sicilia. Di questi, quasi la metà sono stati recuperati durante o immediatamente dopo la guerra e sono stati sepolti a nome ignoto nei cimiteri di guerra americani in Italia. Negli anni a venire, i nostri team continueranno a condurre la ricerca e le indagini sul campo per trovare potenziali siti  per scavare, ma condurremo anche ricerche tese al recupero di militari sepolti in tombe il cui nome è ancora ignoto, in uno sforzo per identificarli che utilizza la tecnologia che non era disponibile quando sono stati  recuperati negli anni '40”.

Avete molte richieste circa soldati dispersi nel nostro territorio?
“Anche il più piccolo frammento di informazioni può aiutare a guidare nella direzione di uno dei nostri uomini scomparsi nella vostra zona. I nostri ricercatori hanno sempre più familiarità con le organizzazioni come la vostra Associazione “Un ricordo per la Pace”, così come con altri storici locali, personale dei musei, e altri cittadini con passione per la storia. Se qualcuno nella vostra zona dispone di informazioni riguardanti incidenti aerei americani o sepolture, così come gli accertamenti di cartellini di identificazione, materiale militare americano, o abbigliamento militare, si prega di contattare l'Agenzia attraverso il nostro sito web o una delle organizzazioni locali con cui abbiamo lavorato” .(ndr:per eventuali segnalazioni ci si può rivolgere alla nostra Associazione “Un ricordo per la pace” alla e-mail  unricordoperlapace.@gmail.com)

Pensate di tornare ad Ardea per continuare la ricerca del Bombardiere B 25 ? 
“Le squadre investigative in futuro torneranno molto probabilmente nella zona. I nostri storici e analisti porteranno le informazioni ottenute durante la nostra recente indagine a Washington per determinare esattamente come procedere sui luoghi dell'impatto e nelle zone dei combattimenti americani da Anzio a Cisterna”.
Ardea : presso crash point B25 USA precipitato il 19 luglio 1943

Grazie Josh per aver accettato la nostra intervista!
Speriamo con la collaborazione dei nostri lettori del Giornale del Lazio, di potervi fornire presto altre indicazioni utili. Buon lavoro! (Traduzione intervista a cura dell'Associazione “Un ricordo per la pace”) 

Aprilia licalità Pontoni : Elisa Bonacini e la delegazione DPAA presso memoriale E.F.Waters


DPAA con Elisa Bonacini presso l'esposizione"Un ricordo per la pace " sul tema "Aprilia in guerra : la battaglia di Aprilia" presso Liceo Meucci- Aprilia

(articolo di Elisa bonacini pubblicato sul "Giornale del Lazio" di Aprilia)

SOPRALLUOGO DI UNA DELEGAZIONE DEL DPAA DI WASHINGTON SUL CRASH POINT DEL B-25 USA PRECIPITATO AD ARDEA NEL 1943

ALLA RICERCA DEI DISPERSI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE 

SOPRALLUOGO DEL DPAA DEL DEFENCE PENTAGON DI WASHINGTON SUL CRASH POINT DEL  B-25 USA PRECIPITATO AD ARDEA NEL 1943

IL PUNTO D'IMPATTO E' STATO IDENTIFICATO DALL'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE”



Proseguono le ricerche sul bombardiere B-25 MITCHELL USA che precipitò con il suo equipaggio nel fosso della Muratella (Ardea) il 19 luglio 1943, di ritorno dalla tragica missione del primo bombardamento alleato su Roma.
Il punto di impatto dell'aereo è stato identificato nell'estate scorsa dall'Associazione “Un ricordo per la pace”. La richiesta di informazioni era partita dagli Stati Uniti, dalla famiglia di uno degli aviatori deceduti nell'impatto il cui corpo risulta disperso, con la debole speranza di ritrovarne i resti. L'esito positivo del ritrovamento del crash point (ndr: punto d'impatto dell'aereo) si deve alla collaborazione tra più ricercatori ed Associazioni. Negli Stati Uniti Pat Scannon del Ben Prop Project aveva ricevuto la richiesta della famiglia contattando dapprima Agostino Alberti dell' “Air Crash Po” di Cremona che a sua volta aveva segnalato il caso all'Associazione Arma Aeronautica del territorio laziale. Tramite l'Associazione Arma Aeronautica di Aprilia la richiesta è pervenuta all'Associazione “Un ricordo per la pace” di Aprilia che aveva subito coordinato le ricerche nel territorio di Pomezia-Ardea, riuscendo a geo-referenziare il punto di impatto tramite studio della documentazione militare fornita e la sovrapposizione delle attuali carte territoriali. Tramite il contatto con Pietro Bisesti presidente Associazione Coloni Fondatori di Pomezia erano stati reperiti anche alcuni testimoni oculari : Mario Morellini e Bartolo Cimadon che ancora risiedono nei pressi del luogo dove precipitò l'aereo.

Elisa Bonacini e la delegazione del DPAA presso crah point del B25 con il testimone oculare Bartolo Cimadon


L'interessante ricerca è stata oggetto di un servizio del tg3 e recentemente di un articolo su una rivista specializzata di storia aeronautica. 
Il 21 aprile scorso una delegazione del Defence POW/ MIA Accounting Agency (DPAA) del Defence Pentagon di Washington, un Dipartimento della difesa Americana che si occupa delle ricerche sui M.I.A. (“missing in action” cioè “dispersi in azioni di guerra”) ha eseguito un sopralluogo sul crash point. Il gruppo era accompagnato da Elisa Bonacini, presidente della Associazione apriliana “Un ricordo per la pace”. Il contatto dell'Associazione apriliana con il DPAA è avvenuto grazie al forum del gruppo “Archeologi dell'aria” di Ro Ferrarese (FE). Il gruppo ferrarese ha già collaborato con successo con l'Ente Statunitense, riuscendo a localizzare alcuni crash aerei. In due di questi, con la collaborazione del DPAA, sono stati rinvenuti e identificati anche i resti dei piloti americani dati per dispersi.
La delegazione Statunitense era composta dal ricercatore Mr. Joshua Frank : Investigation Leader; Dr. Stephen Johnson : Historian (storico); MSgt Jaime Ramirez: Analyst ; MSgt Jason Luckenbaugh : Explosives Ordnance Disposal expert (esperto di esplosivi) ; HMC Byron Davis : Medico; SrA Jeremy "Gino" Forni: traduttore. 
Il sopralluogo, cui ha presenziato il testimone oculare Bartolo Cimadon, è stato necessario per valutare se si potrà intervenire attraverso l'utilizzo di particolari strumentazioni.
Finalità del loro interessamento è, nel tradizionale lodevole impegno del Governo Statunitense, quello di fare il possibile per  “riportare a casa” e restituire alle famiglie in questo caso specifico i resti degli aviatori dispersi, che potrebbero essere stati sepolti, a nome ignoto, nei cimiteri di Ardea e Pomezia.
Nella giornata del 21 il gruppo ha visitato ad Aprilia  il monumento in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti dispersi del 1944 e l'esposizione storica “Un ricordo per la pace” sul tema “Aprilia in guerra : la battaglia di Aprilia” presso il liceo “A. Meucci”, dirigendosi poi sul memoriale in località Pontoni dove perse la vita il 18 febbraio 1944 il Sottotenente dei Fucilieri Britannici E.F. Waters, padre del cantante Roger Waters.

Elisa Bonacini Presidente di "Un ricordo per la pace" con la delegazione Statunitense composta dal ricercatore Mr. Joshua Frank : Investigation Leader; Dr. Stephen Johnson : Historian (storico); MSgt Jaime Ramirez: Analyst ; MSgt Jason Luckenbaugh : Explosives Ordnance Disposal expert (esperto di esplosivi) ; HMC Byron Davis : Medico; SrA Jeremy "Gino" Forni: traduttore.  




Elisa Bonacini e la delegazione del DPAA presso l'esposizione"Un ricordo per la pace" sul tema “Aprilia in guerra : la battaglia di Aprilia” presso il liceo “A. Meucci-Aprilia


 


 in località Pontoni dove perse la vita il 18 febbraio 1944 il Sottotenente dei Fucilieri Britannici E.F. Waters, padre del cantante Roger Waters.

Venerdì 22 aprile la delegazione, sempre accompagnata dal presidente di “Un ricordo per la pace” si è spostata nel territorio di Cisterna di Latina, per una visita al cippo commemorativo della Battaglia di Isolabella. Ad accogliere il gruppo erano presenti Stefano Solferini dell'Associazione “Il fronte a Cisterna” e Carlo Perinelli; le ricerche del DPAA sono rivolte anche ad alcuni soldati dispersi nel territorio cisternese. Nella ricerca sono state coinvolte le Associazioni “Un ricordo per la pace” e “Il Fronte a Cisterna”, che condurranno alcune indagini sul territorio.
Il gruppo statunitense si dirigerà ora verso altri luoghi d'Italia dove durante la seconda guerra Mondiale sono precipitati altri aerei, risalendo la “linea Gotica”, ma dovrebbe fare ritorno nel territorio laziale nel prossimo anno per proseguire le ricerche.
L'Associazione “Un ricordo per la pace” che nei giorni scorsi ha lanciato un appello sulle testate locali conta, alla prossima venuta in Italia della delegazione statunitense, di poter consegnare  alcuni  piastrini militari rinvenuti nel nostro territorio, affinché almeno questo piccolo ricordo possa pervenire, tramite l'organizzazione americana, ai relativi eredi. 


ASSOCIAZIONE UN RICORDO PER LA PACE : NUOVA RICERCA SUI SOLDATI DISPERSI NEL 1944




RESTITUIAMO ALLE FAMIGLIE I PIASTRINI DEI SOLDATI MORTI  

NEL NOSTRO TERRITORIO !




lo sbarco alleato sul litorale di Anzio e Nettuno gennaio 1944

Dopo l'esito positivo della ricerca del crash point (punto di impatto) del bombardiere B25 USA precipitato ad Ardea il 19 luglio 1943, che ha destato molto interesse anche negli Stati Uniti, nuova missione in corso per l'Associazione “Un ricordo per la pace”.La nuova ricerca ha come obiettivo i dispersi in guerra nel territorio pontino nel 1944 dopo lo sbarco alleato sul litorale di Anzio e Nettuno.L'impulso al nuovo lavoro di “Un ricordo per la pace” proviene dalle famiglie di alcuni soldati statunitensi che ancora oggi, dopo tanti anni, non si rassegnano alla perdita dei loro congiunti in guerra. Negli Stati Uniti sono definiti “M.I.A.” che è l'acronimo di “Missing in action”, cioè “dispersi in azioni di guerra” . E' infinito il dolore che queste scomparse provocano ancora oggi in queste famiglie che hanno dovuto accettare il grave lutto senza potere avere più notizie dei propri cari, senza nessun riferimento spesso neppure al luogo dove poter rivolgere loro una preghiera. Una piaga che non si rimargina mai, una triste esperienza anche personale, per avere visto la sofferenza di mio padre che per tutta la vita cercò di avere notizie del fratello Sottotenente dei Bersaglieri Dante Bonacini disperso in Russia nel 1943 .Una tematica quella dei soldati dispersi in guerra che ci sta quindi particolarmente a cuore e che abbiamo affrontato più volte nell'attività della nostra Associazione che, ricordiamo, è stata promotrice con il veterano britannico Harry Shindler dell' iniziativa dei monumenti ad Aprilia in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti senza sepoltura a seguito dei combattimenti del 1944 . I memoriali realizzati dalla Città di Aprilia sono stati inaugurati il 17 e 18 febbraio 2014 alla presenza delle Autorità militari e civili, delle Ambasciate Britanniche, Statunitensi e Canadesi e del cantante di fama internazionale Roger Waters, mitico leader dei Pink Floyd.

monumento in memoria di Eric Fletcher Waters e di tutti  i caduti senza sepoltura del 1944

Il raggio di azione delle indagini è ora in particolare quello della zona di Cisterna, dove a fine gennaio del 1944 avvennero cruenti combattimenti tra gli opposti schieramenti alleati e germanici, che causarono migliaia di vittime.In rappresentanza della mia Associazione “Un ricordo per la pace” voglio rivolgere un appello a chiunque abbia rinvenuto e possegga attualmente un piastrino militare identificativo di soldati americani o di altra nazionalità, affinché attraverso il contatto con le Ambasciate di riferimento tali piastrini possano essere restituiti ai legittimi eredi. Un gesto nobile che spero molti possano compiere con generosità e di cui l' Associazione “Un ricordo per la pace” si fa promotrice e centro di raccolta.Si prega pertanto chiunque sia in possesso di piastrini militari rinvenuti non necessariamente a Cisterna, ma anche negli altri territori coinvolti nei combattimenti del 1944, di prendere contatto con l'Associazione “Un ricordo per la pace” all'indirizzo e-mail el.bonacini@gmail.com o telefonicamente al 3280751587.La nostra Associazione curerà la procedura formale di consegna del piastrino, indicando all'Ambasciata i nominativi delle persone che lo hanno rinvenuto e custodito per tutti questi anni e che hanno aderito con il cuore a questa iniziativa.E vorrei terminare, quale stimolo di riflessione e di condanna della guerra in ogni tempo, con la celebre frase tratta da un pezzo dei Pink Floyd che Roger Waters ha voluto far incidere in inglese e italiano sul marmo dell'obelisco in memoria del padre Eric e di tutti i caduti senza sepoltura (presso il Liceo A. Meucci di Aprilia) : "Ashes and diamonds -Foe and friend -We were all equal in the end" cioè "Cenere e diamanti -nemico e amico - eravamo tutti uguali alla fine" .

la scritta sull'obelisco a firma di Roger Waters

RICERCA DELL'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” SU UN DISPERSO IN RUSSIA


 Soldato “senza volto e senza storia” 

 Dagli Stati Uniti la famiglia chiede di potere avere almeno una sua fotografia   


Ricerca in corso per l'Associazione “Un ricordo per la pace” su un disperso in Russia durante la seconda guerra mondiale. Anche questa volta, come è accaduto per il bombardiere B-25 USA precipitato ad Ardea, la richiesta di informazioni proviene dall'America, precisamente dai familiari di Guido Cervi, nato nel 1922 a Picinisco (Frosinone).
Da qualche anno è possibile trovare notizie sui nostri caduti in guerra sul sito del Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra.
Lo abbiamo consultato qualche mese fa per capire la sorte del povero Guido Cervi la cui data di morte risulta confermata alla data del 31 Gennaio 1943. Non sono noti luogo di morte e luogo di sepoltura. I suoi resti, purtroppo, come per la maggior parte dei caduti in Russia, potrebbero trovarsi in una fossa comune. Dalla lettura del foglio matricolare che ci è pervenuto recentemente, Guido risulta disperso “nel fatto d'armi” già a dicembre del 1942. Non emergono altri dettagli.
La famiglia Cervi, che dal dopoguerra è emigrata in America, dopo avere ricevuto queste prime notizie ha rivolto un ulteriore appello all'Associazione “Un ricordo per la pace” per proseguire la ricerca affinché si possano reperire nuove informazioni sulla sorte del povero Guido, e magari una fotografia dato che, come hanno scritto nella e-mail, tutte le foto-documenti–materiali che si trovavano nella loro casa a Picinisco, a causa dello sfollamento nel periodo di guerra “were all gone”, cioè “sono andati tutti persi”.
 Ed è in particolare questo il desiderio della famiglia italo-americana: avere almeno un' immagine di Guido, di un ragazzo “senza volto e senza storia”, al fine di poterne custodire la memoria. Le ricerche quindi proseguono; sono state contattate alcune persone residenti nel piccolo paese montano del frusinate, non escludendo che qualcuno possa avere conservato per tutti questi anni qualche foto pre-guerra relativa ai componenti della famiglia Cervi, magari proprio con l'immagine di Guido. Rivolgo pertanto un appello anche ai lettori del nostro Giornale del Lazio: chissà se insieme riusciremo a portare a termine questa impresa che ad oggi pare quasi impossibile.