20 marzo 2016

ENNIO BORGIA SOPRAVVISSUTO A DACHAU INCONTRA I RAGAZZI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO “A. GRAMSCI” DI APRILIA

“ alle giovani generazioni il futuro della memoria !”

CONTINUA IL PROGETTO DIVULGATIVO DELL'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” SULLA DEPORTAZIONE NEI CAMPI NAZISTI 

di Elisa Bonacini 


Vicepreside Elena Ciriaco, Elisa Bonacini, Ennio Borgia
“Non essere mai prepotente, ascolta, discuti e riconosci anche le ragioni degli altri. Vivrai sempre in pace e senza rancori”. E' questo il messaggio che martedì 15 marzo Ennio Borgia sopravvissuto alla prigionia per motivi politici nel lager di Dachau ha rivolto ai ragazzi delle terze classi della Scuola Media dell' I.C. “Antonio Gramsci” di Aprilia. 
Per Ennio è stato un piacevole ritorno a proseguimento degli incontri avvenuti presso lo stesso Istituto negli anni precedenti. Proposto dall’Associazione “Un ricordo per la Pace” l'incontro ha avuto l’approvazione del Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Nostro ed è stato organizzato dalla Vice Preside Prof.ssa Elena Ciriaco.
Anche in questa occasione Ennio Borgia era accompagnato dalla moglie Speranza Botticelli e da Elisa Bonacini presidente di “Un ricordo per la pace” che nel 2011 scoprì la storia di Borgia nel corso di ricerche sulla deportazione nei campi nazisti dopo l'armistizio dell'Italia l'8 settembre 1943.
Dopo l'introduzione della Vice Preside Elena Ciriaco i ragazzi, preparati dai docenti in maniera veramente encomiabile, hanno seguito con attenzione il racconto di Ennio, rivolgendogli numerose domande. E' intervenuta anche la Bonacini raccontando alcuni particolari della prigionia e ricordando che la televisione nazionale si è interessata in due occasioni alla storia di Borgia realizzando un servizio in tv7 e in “Chi l'ha visto?” nel quale aveva rivolto un appello per avere notizie dei compagni di prigionia della Baracca 25 che accoglieva in maggior numero prigionieri italiani, tra cui molti ex militari. Tra loro Osvaldo Fiata, un compagno di prigionia originario di Roma che morì pochi giorni prima della liberazione del campo, avvenuta il 29 aprile 1945 per l'intervento della 45a Divisione americana. Furono i fratelli di Osvaldo in quella occasione a contattare Borgia tramite la redazione di “Chi l'ha visto? “. Ne seguì un commovente incontro qualche giorno dopo presso l'abitazione di Borgia ad Aprilia.
Nei giorni precedenti l'incontro le classi avevano assistito al video “Ennio Borgia n°69791 - Un sopravvissuto a Dachau” realizzato dall'Associazione “Un ricordo per la pace” che nel 2015 ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione rientrando nel Programma di iniziative curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. 
Tra gli alunni presenti anche il gruppo che a fine gennaio ha partecipato al viaggio della memoria ad Auschwitz.
Dal 2012 grazie all'attività divulgativa di “Un ricordo per la pace” numerosi sono stati i contatti con i ragazzi delle Scuole del territorio pontino. Dopo decenni di silenzio, nei quali aveva preferito non raccontare, Ennio Borgia è sempre felice ora di potersi confrontare con le giovani generazioni, ed è sempre un'esperienza diversa e importante che rimarrà indelebile nei loro ricordi.
Sono pochissimi ormai i testimoni viventi di quel periodo tragico della nostra storia. Nel corso dell'incontro è stato rivolto perciò un appello ai ragazzi, che rappresentano di fatto “il futuro della memoria”: attraverso la voce degli ultimi sopravvissuti passa a loro il dovere di testimoniare ciò che tragicamente è avvenuto nel passato affinché non debba mai più perpetuarsi. Queste importanti esperienze di confronto e di conoscenza, favorite dalla sensibilità dei Dirigenti scolastici, possano contribuire a far maturare nei ragazzi il ripudio della guerra, l'impulso ad essere sempre promotori della cultura della pace, dell'accoglienza e della solidarietà tra i popoli, sradicando ogni forma di pregiudizio razziale, culturale e religioso. Con la speranza che le nuove generazioni si rivelino migliori di quelle che le hanno precedute.

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