28 marzo 2016

EMOZIONANTE INCONTRO DI ENNIO BORGIA SOPRAVVISSUTO A DACHAU CON I BAMBINI DELLA SCUOLA PRIMARIA “ELSA MORANTE” DI APRILIA

Borgia : “Siete straordinari! A voi il futuro della mia testimonianza!”


Emozionante incontro nella mattinata di martedì 22 marzo di Ennio Borgia sopravvissuto alla prigionia nazista a Dachau con i bambini della Scuola Primaria “Elsa Morante” di Aprilia.
L'incontro che ha avuto l'approvazione del Dirigente Scolastico Dott. Enrico Raponi si è tenuto presso l'Aula multimediale del plesso di via Monte Grappa ed ha coinvolto le classi IV A e IV B con le rispettive insegnanti Noemi Marra, Rosa Regina e Maria Petrella.
Borgia era accompagnato dalla moglie Speranza Botticelli e da Elisa Bonacini presidente di “Un ricordo per la pace” che dal 2012 promuove incontri con i ragazzi delle Scuole del territorio pontino sul tema della deportazione nei lager durante la seconda guerra mondiale.
Gli alunni che sono stati preparati dalle insegnanti in maniera veramente encomiabile hanno seguito con attenzione il video “Ennio Borgia n°69791 - Un sopravvissuto a Dachau” realizzato dall'Associazione “Un ricordo per la pace” che nel 2015 ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione rientrando nel Programma di iniziative curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. 
A conclusione del filmato, durante il quale i bambini hanno continuato ad annotare diligentemente alcuni appunti sui loro quadernini, un fragoroso applauso. Numerose sono state poi le manine alzate per le tante domande che hanno stupito  Ennio per la sensibilità dimostrata. “Siete straordinari! -ha detto commosso Ennio - “a voi il futuro della mia testimonianza!” 
Sul finire dell'incontro, a sigillo di una giornata davvero indimenticabile, la foto di gruppo e per i meno timidi l'autografo di uno degli ultimi  sopravvissuti viventi all'orrore della deportazione, che i bambini conserveranno con cura nei loro diari, quale monito per un futuro di pace e ripudio della guerra in ogni tempo.

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