L'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” : “ABBIAMO IL DOVERE DI NON DIMENTICARE”
Il “Giorno del Ricordo” è stato istituito come ricorrenza civile nel 2004, dopo quasi 60 anni di oblio e di negazionismo, in memoria delle vittime Titine delle foibe e della deportazione e del conseguente esodo dalle loro terre della popolazione istriana, fiumana e dalmata 8 settembre 1943- 10 febbraio 1947)
L'Associazione “Un ricordo per la pace”: “Abbiamo il dovere morale di ricordare sempre il dramma di chi subì e subisce ancora sulla propria pelle gli orrori della guerra, le discriminazioni e violenze per motivi razziali, religiosi e politici, e le vendette fratricide che spesso ne conseguono.
I mezzi di informazione hanno pertanto un ruolo fondamentale nella diffusione della Verità e dovrebbero potersi esprimere senza alcun tipo di partigianeria politica.
Le vittime delle foibe subirono per tanti anni anche l'oscuro e doloroso ”Oltraggio del Silenzio”, imperdonabile in una società contemporanea che si definisce “civile”.
Significativo fu a riguardo il discorso dell'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel "Giorno del ricordo" 2007, di cui riporto alcuni frammenti: “.. Va ricordato l'imperdonabile orrore contro l'umanità costituito dalle foibe e va ricordata la “congiura del silenzio” ... la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell'oblio...
Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell'aver negato, o teso a ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”
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