21 agosto 2016

RICERCA DELL'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” SU UN DISPERSO IN RUSSIA


 Soldato “senza volto e senza storia” 

 Dagli Stati Uniti la famiglia chiede di potere avere almeno una sua fotografia   


Ricerca in corso per l'Associazione “Un ricordo per la pace” su un disperso in Russia durante la seconda guerra mondiale. Anche questa volta, come è accaduto per il bombardiere B-25 USA precipitato ad Ardea, la richiesta di informazioni proviene dall'America, precisamente dai familiari di Guido Cervi, nato nel 1922 a Picinisco (Frosinone).
Da qualche anno è possibile trovare notizie sui nostri caduti in guerra sul sito del Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra.
Lo abbiamo consultato qualche mese fa per capire la sorte del povero Guido Cervi la cui data di morte risulta confermata alla data del 31 Gennaio 1943. Non sono noti luogo di morte e luogo di sepoltura. I suoi resti, purtroppo, come per la maggior parte dei caduti in Russia, potrebbero trovarsi in una fossa comune. Dalla lettura del foglio matricolare che ci è pervenuto recentemente, Guido risulta disperso “nel fatto d'armi” già a dicembre del 1942. Non emergono altri dettagli.
La famiglia Cervi, che dal dopoguerra è emigrata in America, dopo avere ricevuto queste prime notizie ha rivolto un ulteriore appello all'Associazione “Un ricordo per la pace” per proseguire la ricerca affinché si possano reperire nuove informazioni sulla sorte del povero Guido, e magari una fotografia dato che, come hanno scritto nella e-mail, tutte le foto-documenti–materiali che si trovavano nella loro casa a Picinisco, a causa dello sfollamento nel periodo di guerra “were all gone”, cioè “sono andati tutti persi”.
 Ed è in particolare questo il desiderio della famiglia italo-americana: avere almeno un' immagine di Guido, di un ragazzo “senza volto e senza storia”, al fine di poterne custodire la memoria. Le ricerche quindi proseguono; sono state contattate alcune persone residenti nel piccolo paese montano del frusinate, non escludendo che qualcuno possa avere conservato per tutti questi anni qualche foto pre-guerra relativa ai componenti della famiglia Cervi, magari proprio con l'immagine di Guido. Rivolgo pertanto un appello anche ai lettori del nostro Giornale del Lazio: chissà se insieme riusciremo a portare a termine questa impresa che ad oggi pare quasi impossibile.

Nessun commento:

Posta un commento