17 agosto 2014

1914-2014 NEL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE UNA SEZIONE DELL'ESPOSIZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” ACCOGLIERÀ REPERTI E FOTO DELLA “GRANDE GUERRA”

UN VIDEO STORICO DELL'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” 


di Elisa Bonacini



Sono trascorsi cento anni dallo scoppio della grande guerra. Dal prossimo ottobre l'Associazione “UN RICORDO PER LA PACE” realizzerà una nuova sezione dell'esposizione storica permanente presso l''I.I.S. “Carlo e Nello Rosselli” dedicata alla prima guerra mondiale.
Saranno esposti reperti storici della “grande guerra” appartenuti ad Ostilio Bonacini. All'esposizione si affiancherà una mostra fotografica relativa ai primi mesi di guerra dell'Italia, dal maggio all'ottobre 1915. La mostra sarà visitabile gratuitamente su prenotazione, tenendo conto delle priorità didattiche dell'Istituto Rosselli.
E' in preparazione per la prossima stagione autunnale anche un convegno di approfondimento storico sul periodo della prima guerra mondiale rivolto a studenti e cultori della materia, cui parteciperanno il Generale Massimo Coltrinari, il Generale Luigi Marsibilio ed importanti personaggi del mondo culturale italiano.
L'Associazione “Un ricordo per la pace” ha realizzato il video-documentario “4 novembre 1918: la grande vittoria italiana” nel quale è narrato il sofferto percorso di guerra dell'Italia dal maggio 1915 al 4 novembre 1918, quando il Generale Armando Diaz annunciò la straordinaria vittoria e la fine della guerra. Dopo le sanguinose battaglie sul Piave, a ottobre 1918 era avvenuta l’offensiva finale con la battaglia di Vittorio Veneto che aveva provocato l’annientamento dell’esercito austriaco. Il 3 novembre 1918 a Villa Giusti a Padova il comandante del VI Corpo d’Armata austro-ungarico sottoscrisse le clausole dell’armistizio. L'impero austro ungarico era crollato. Le truppe italiane entrarono vittoriose a Trento e Trieste. Si era concluso il processo di unificazione Nazionale iniziato nel Risorgimento.
Il video realizzato dall'Associazione “Un ricordo per la pace” era stato proiettato lo scorso anno nell'Aula consiliare di Aprilia nella cerimonia per la ricorrenza del 4 novembre, anniversario dell'unità d'Italia e Festa delle Forze Armate Nella stessa giornata vennero esposti la bandiera storica del Regno Italia e l'elmetto di un milite della prima guerra mondiale, reperti storici della collezione Bonacini denominata “Un ricordo per la pace”, conservati attualmente nelle teche della mostra storica permanente “APRILIA IN GUERRA : LA BATTAGLIA DI APRILIA”presso l'I.I.S. “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia. 
Il video “4 novembre 1918: la grande vittoria italiana” è un omaggio alle armi che parteciparono al primo conflitto mondiale: i coraggiosi fanti, gli intrepidi e dinamici bersaglieri, gli straordinari alpini, che operarono sulle vette ghiacciate delle Alpi in condizioni “al limite del possibile”...!
Nel documentario storico scorrono le immagini delle imprese della Regia Marina, in particolare l'affondamento della nave Ammiraglia austriaca S. Stefano ad opera di Luigi Rizzo. Eccezionale il coraggio dei piloti dell'Aeronautica italiana; in particolare Francesco Baracca “asso degli assi” che abbatté 34 velivoli austriaci e morì a soli 30 anni in volo per un colpo di moschetto. L'aereo di Baracca era contraddistinto dall'immagine di un cavallino rampante, simbolo che successivamente divenne icona delle automobili Ferrari. 
A conclusione del filmato le commoventi immagini del viaggio della salma del Milite ignoto, scelto ad Aquileia (Udine) tra 11 bare di militi senza nome da Maria Bergamas, una mamma che aveva avuto il figlio disperso in guerra. Il feretro venne trasportato in treno da Aquileia a Roma, seguito nel suo percorso da migliaia di persone in ginocchio; venne tumulato presso l'Altare della Patria il 4 novembre 1921.
Il video “4 novembre 1918: la grande vittoria italiana” è realizzato esclusivamente per finalità di divulgazione culturale. Gli Istituti d'Istruzione interessati possono richiederne una copia su dvd alla e-mail dell'Associazione: unricordoperlapace AT gmail.com.


(Articolo pubblicato sul Giornale del Lazio)

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