7 agosto 2015

LA RICERCA DEL CRASH POINT DEL BOMBARDIERE B-25 USA IN UN SERVIZIO AL TG3

L'ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” HA IDENTIFICATO IL PUNTO D'IMPATTO NEL FOSSO DELLA MURATELLA AD ARDEA
EFFETTUATO IL PRIMO SOPRALLUOGO CON L'UTILIZZO DI UN METAL DETECTOR 


E' avvenuto nella mattinata di giovedì 6 agosto il primo sopralluogo nel “crash point” del bombardiere B-25 MITCHELL USA che precipitò nel fosso della Muratella verso le 11 del 19 luglio 1943, settantadue anni fa.
Fu quello il giorno in cui le forze aeree alleate effettuarono il primo bombardamento di San Lorenzo-Roma 
Secondo quanto riportato nelle documentazioni militari dell'epoca l'aereo, di ritorno dalla missione su Roma, si schiantò con il suo equipaggio “nei pressi di un ponticello” a breve distanza da Santa Palomba. 
Grazie alla collaborazione di ricercatori americani tra cui Pat Scannon con esperti di storia aeronautica militare tra cui Agostino Alberti dell' “Air Crash Po” di Cremona ed al suo successivo contatto con l'Associazione Arma Aeronautica e l'Associazione “Un ricordo per la pace” di Aprilia è stato possibile dare una risposta all'appello della famiglia di uno degli aviatori americani deceduti nell'impatto, il cui corpo risulta disperso. La famiglia americana nei mesi scorsi aveva chiesto notizie sul luogo dove precipitò l'aereo, nella debole speranza di ritrovare i resti del militare.


Nei giorni scorsi Elisa Bonacini presidente dell'Associazione “Un ricordo per la pace” in contatto con Alberti dell' “Air Crash Po” aveva coordinato le ricerche nel territorio di Pomezia-Ardea, riuscendo a geo-referenziare il punto di impatto dell'aereo a fianco del ponte sul fosso della Muratella, attualmente sotto il Comune di Ardea. 
Per individuare il “crash point”, oltre allo studio della documentazione del 1943, è stata rilevante reperire la testimonianza di testimoni oculari del tragico avvenimento: il sig. Bartolo Cimadon, ed il sig. Mario Morellini, ancora residenti nelle vicinanze del fosso della Muratella.
Cimadon e Morellini, entrambi del 1930, risiedevano nel 1943 con le loro famiglie nei poderi dell'Opera Nazionale Combattenti (O.N.C) concessi nel periodo fascista a famiglie provenienti in prevalenza dal nord Italia. Fu proprio nei pressi del casale del podere O.N.C. n° 2868 di Cimadon che precipitò il Bombardiere USA .
Marco Ballini con il metal detector
Marco Ballini di Montelanico (RM) su incarico dell “Air Crash Po” con la sua sofisticata strumentazione metal-detector ha cercato nel terreno circostante il fosso residui del bombardiere con esito negativo, cosa prevedibile poiché i materiali ferrosi dell'aereo furono rimossi nell'immediato dopoguerra E' probabile invece che qualcosa si trovi ancora all'interno del fosso, così come nel terreno potrebbero essere ancora presenti alcuni resti degli aviatori. 
Nei giorni prossimi sarà data opportuna comunicazione all'Ambasciata Statunitense che valuterà se intervenire con particolari escavatori.
Presenti al sopralluogo Elisa Bonacini presidente dell'Associazione “Un ricordo per la pace”, Bartolo Cimadon, Antonio Iovino e Salvatore Basco, rispettivamente presidente e segretario dell' A.A.A di Aprilia e Pietro Bisesti, presidente dell'Associazione Coloni Fondatori di Pomezia, che è stato utile nella fase di identificazione dei testimoni oculari del tragico avvenimento.
L'intervista
Una troupe del tg regionale Lazio diretta dal giornalista Dott. Andrea Marini ha assistito al sopralluogo sul fosso ed ha intervistato Cimadon che ha raccontato nei minimi particolari come precipitò l'aereo.
La storia del Bombardiere B-25 MITCHELL USA è stata proposta in un servizio che è andato in onda giovedì 6 agosto nel Tg3 delle 19,30.
L'Associazione “Un ricordo per la pace” sta realizzando un video-documentario che includerà le testimonianze dei due testimoni oculari Cimadon e Morellini ed i particolari di quanto avvenne quel 19 luglio 1943.










(Foto B25 inviata da www.aircrashpo.com ; mappa da MACR 248 - NARA, College Park; foto Ass. “Un ricordo per la pace”; geo-referenzazione del “crash point” a cura dell'Ass. “Un ricordo per la pace”)

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