4 marzo 2017

LA STORIA COMMOVENTE DI CARMEN COSSETTINI UNA BAMBINA MORTA NEL PERIODO DI GUERRA

 CARMEN  È TORNATA DALLA SUA MAMMA

MORÌ NEL 1944 DURANTE LO SFOLLAMENTO IN CALABRIA  A CAUSA DELLA GUERRA

La tenacia della famiglia che non l'ha mai dimenticata e  l'ha riportata ad Aprilia nell'aprile 2016

la famiglia Cossettini nel 1943 con la piccola Carmen

di Elisa Bonacini

E' tornata dalla sua mamma la piccola Carmen Cossettini, volata in cielo a soli 21 mesi nel 1944, durante lo sfollamento in Calabria causato dalla guerra nel nostro territorio. Finalmente ora, dopo tanti anni, mamma e figlia sono vicine nel cimitero di Aprilia. 
Il desiderio della mamma Matilde Pignattone e di tutta la famiglia Cossettini si è realizzato il 1 aprile scorso, quando la piccola salma partita da Cutro (Crotone) è arrivata a casa, ad Aprilia.
Carmen era nata il 23 settembre 1942 ad Aprilia da mamma Matilde e papà Pietro Cossettini, una delle prime Guardie Municipali di Aprilia. Dalla coppia nel dopoguerra nacque poi anche Franco Cossettini, scomparso nel 2008, conosciuto e stimato per aver prestato tanti anni servizio nella Polizia Municipale di Aprilia.
La famiglia Cossettini di origine friulana si era trasferita nel 1933 dapprima a Littoria (Latina), per poi stabilirsi ad Aprilia nel 1936, dopo la concessione di uno dei poderi dell'O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti) proprio nel centro di Aprilia, tra le attuali via dei Mille e via Piave. Ma il benessere conquistato con tanto fatica si infranse presto con lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1940. Nonostante le preoccupazioni la nascita della piccola Carmen portò tanta gioia nella famiglia che aveva già tre figli: Mario, Olga Ines e Adelia. Ma dopo lo sbarco degli alleati ad Anzio nel gennaio 1944 la situazione degenerò. Aprilia subiva sempre più frequenti bombardamenti La salvezza era nella fuga. Dapprima un rifugio nei pressi del cimitero, poi scortata dagli alleati la famiglia Cossettini raggiunse Anzio dove fu imbarcata su una nave per raggiungere la Calabria, precisamente la località di Cutro, vicino Crotone. Solo papà Pietro dovette rimanere ad Aprilia per aiutare gli alleati, data la sua conoscenza del territorio.  Ma la vita da sfollati non era semplice. La famiglia Cossettini si era adattata come poteva. Come tutti in quel periodo si mangiava quel poco che si trovava, anche l'acqua potabile scarseggiava. La piccola Carmen cresceva tra queste gravi difficoltà causate dalla guerra. Le cose migliorarono leggermente quando Matilde conobbe il sindaco di Cutro che si impietosì della situazione e diede alla famiglia Cossettini una stalla dove poter vivere tutti insieme. Matilde con la sorella Amalia, anche lei sfollata in Calabria con le altre sorelle, contraccambiavano la cortesia facendo le pulizie a casa del sindaco, rammendando e cucendo i vestiti per tutti, anche per i soldati alleati.
Laura Cossettini, figlia di Franco, che mi ha aiutato nella ricostruzione della storia, ci racconta con emozione : “Nel paese tutti non facevano che parlare di questa bambina per quanto era bella e socievole con tutti; gli stessi soldati rimanevano meravigliati nel vedere questa bimba con i suoi bellissimi capelli chiari raccolti con una piccola banana sulla testolina fermata con un fiocchettino che mia zia chiamava “baby”. Non c'era giorno che la piccola, appena sveglia, non chiedesse alla mamma (mia nonna) di farle il “baby”. Purtroppo, a causa della miseria della guerra, la bimba morì il 23 giugno 1944 a soli 21 mesi di dissenteria. Al suo funerale partecipò tutto il paese ed i soldati alleati. Il sindaco del paese di Cutro pagò le spese del funerale e del fornetto. Mio nonno seppe tramite lettera che la bambina era morta.  Quando nonna rientrò ad Aprilia, dopo la liberazione di Roma, non poté portare con sé la salma. Successivamente tentò mia zia Olga chiedendo aiuto alla Curia, ma fu tutto inutile. Quando morì mia nonna nel giugno 1965 il suo ultimo pensiero fu per Carmen, chiedendo ai figli di non dimenticare questa sorellina. Negli anni successivi la mia famiglia l'ha cercata invano diverse volte nel cimitero di Cutro. Mio padre e mia madre vi si recarono nel 2001 e il custode del cimitero indicò loro la tomba, ma a causa di un incendio avvenuto nel Comune mio padre non poté poi documentare che proprio lì era sepolta la sorellina mai conosciuta. Dopo non poche difficoltà burocratiche mio marito Sandro Guidarelli (ndr: Ispettore presso Istituto per Ispettori di Polizia a Nettuno) è riuscito ad avverare il desiderio di tutta la nostra famiglia riportando Carmen a casa. La piccola è arrivata ad Aprilia lo scorso 1 aprile. Nella Santa Messa serale di sabato 2 aprile presso la chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti ha ricevuto la benedizione di Don Franco, un momento molto commovente.  Destino ha voluto che la bimba è stata tumulata il 5 aprile nel cimitero di Aprilia proprio vicino alla sua mamma, mia nonna, che tanto l'aveva desiderata con sé. Voglio esprimere un ringraziamento di cuore al personale dell'Ufficio Tecnico del Comune di Cutro e dell'Ufficio Anagrafe e Stato civile del Comune di Aprilia, al signor Antonio Sestilio di Cutro che ha donato la piccola bara e a tutti coloro che si sono prodigati affinché si realizzasse il sogno di mia nonna e di tutta la nostra famiglia di riavere a casa la piccola zia Carmen”.
da sinistra Sandro Guidarelli con la moglie Laura Cossettini , Adelia Cossettini con la salma di Carmen e Gianni Macheda 


(articolo pubblicato sul Giornale del Lazio)

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