4 marzo 2020

18 febbraio Cerimonia Memoriale Eric Fletcher Waters e Caduti senza sepoltura del 1944



6 anni fa l’inaugurazione
quei momenti emozionanti alla presenza della rockstar Roger Waters

di Elisa Bonacini

Si è svolta martedì 18 febbraio la cerimonia presso il Memoriale dedicato ad Eric Fletcher Waters ed ai Caduti senza sepoltura dello Sbarco Alleato. 
La manifestazione organizzata dal Comune di Aprilia nel sesto anniversario dell’inaugurazione del monumento realizzato nel  2014 nel comprensorio studentesco “Meucci-Rosselli.
Alla cerimonia in cui è stata deposta la corona d’alloro della Città di Aprilia hanno partecipato il Sindaco Antonio Terra, Autorità civili, militari e religiose e rappresentanti delle associazioni.
Dopo la cerimonia istituzionale il consueto omaggio floreale dell’associazione “Un ricordo per la pace” e del veterano britannico Harry Shindler rappresentante in Italia della ITALY STAR ASSOCIATION 1943-1945.
Harry Shindler
La commemorazione ha avuto seguito nella sala conferenze del “Meucci” dove ragazzi e docenti del Liceo “A.Meucci” si sono esibiti in letture e canti in ricordo della guerra a cura del prof. Tarricone. Organizzatori dell’evento nell’ambito del progetto “Farememoria” le prof.sse Calandro e Bevilacqua ed il prof. Giovanni Raponi che ha esposto un’interessante relazione sulla Battaglia di Aprilia attraverso l’analisi ed il confronto dei poemi epici classici. Sono intervenuti la dirigente De Angelis, il Sindaco Antonio Terra, l’Assessore alla cultura Elvis Martino, la scrittrice Francesca Cottiga, il Maestro Rita Nuti, il Dott. Pietro Nencini.
L’assessore Elvis Martino ha letto la breve nota di Harry Shindler, fatta pervenire da Porto D’Ascoli, ove risiede il reduce 98enne impossibilitato a presenziare all’evento per pregressi impegni. “Cerimonie come questa - ha scritto Shindler - sono importanti per ricordare il sacrificio di chi ha perso la vita per la libertà, per combattere il regime più mostruoso della storia. Noi abbiamo combattuto quel regime e lo abbiamo fatto insieme al popolo italiano. La libertà conquistata con tanta sofferenza e tanto sangue deve essere difesa. Mai più si ricommettano gli stessi errori.”

6 ANNI FA MOMENTI DI STRUGGENTE EMOZIONE CON ROGER WATERS

6 anni sono trascorsi dall’inaugurazione dei memoriali ad Aprilia dedicati ad Eric Fletcher Waters ed ai Caduti senza sepoltura dello Sbarco; realizzati dalla Città di Aprilia su proposta dell’ associazione “Un ricordo per la pace” e del reduce britannico Harry Shindler.
Un piccolo memoriale venne inaugurato il 17 febbraio 2014 in via Pontoni in una cerimonia privata mentre il giorno seguente 18 febbraio venne inaugurato l’obelisco nel piazzale dell’allora I.I.S. “C.e N. Rosselli” ora di competenza del Liceo “A.Meucci”. Un evento che ebbe eco internazionale.
Shindler nell’ottobre 2013 reperì dagli archivi britannici il diario di guerra con le mappe che indicavano il punto di morte di Eric il 18 febbraio 1944. In tanti ci mobilitammo anche qui ad Aprilia per poter aiutare Harry a georeferenziare il punto X indicato nella documentazione militare. Il punto fatidico non si trovava in territorio di Anzio, come erroneamente si è sempre supposto, ma in Aprilia, nelle vicinanze dei fossi della Moletta. 
L’idea del memoriale nacque subito in Harry che in Italia è stato promotore di tantissimi monumenti di guerra ed io lo incoraggiai, contando sul sostegno dell’amministrazione comunale.
Era comunque impensabile, fuori da ogni ragionevole immaginazione, ipotizzare una visita della rockstar ad Aprilia. Ed invece l’anziano reduce è riuscito a fare “il miracolo”; entrato Harry con convincimento paterno nel cuore di un uomo cresciuto senza un padre a causa della guerra. Un padre mitizzato, dai forti principi pacifisti, obiettore di coscienza e pertanto esentato nei primi anni di guerra dal servizio militare, impiegato come autista di ambulanze. Solo successivamente aveva voluto indossare la divisa animato dal desiderio di dare il proprio contributo per liberare l’Europa dal nazismo. Incorporato nell’VIII Battaglione dei Royal Fusiliers, Reggimento della città di Londra. 
Ed è il 18 febbraio 1944 la data del ricordo di Eric, il “nonno” dei Pink Floyd. Lui, di soli 30 anni, lasciava moglie e due figli, il piccolo Roger di solo 5 mesi. Brividi il ricordo di questo lutto mai risolto in “When the Tigers Broke Free” (“Quando si scatenarono le Tigri” ) scritta da Waters nel 1982. Scoperta in un cassetto dal piccolo Roger la lettera inviata alla mamma con la comunicazione del decesso del padre. Un testo angoscioso con tutto il disprezzo per gli “alti comandi”, per chi in ogni tempo non si fa scrupolo del sacrificio di tante “vite comuni” per la ragion di Stato, per il bene di pochi. “E sua Maestà, il buon vecchio Re Giorgio aveva firmato con il suo timbro di gomma”. I suoi occhi, come scritto nel brano citato, “ancora si inumidiscono nel ricordare”. Così Roger si è commosso sinceramente alle cerimonie del 2014 in cui abbiamo onorato il padre e tutti gli altri caduti senza sepoltura nei terribili combattimenti del 1944. 
Le vicende personali hanno forgiato una rockstar dal cuore tenero, forse il più impegnato nelle problematiche sociali ed ambientali, nel perseguire ideologicamente la pace e la giustizia tra i popoli, svisceratamente pro popolo palestinese nell’infinito conflitto tra Israele e Palestina. Sempre dalla parte degli oppressi, dei più deboli, le donne, i bambini, da proteggere dalla follia della guerra  e del terrorismo.
Commosso Roger quando il 18 febbraio 2014, durante la cerimonia di inaugurazione dell’obelisco al “Rosselli” aveva sentito cantare i suoi pezzi dai ragazzi di Aprilia; commosso nel sopralluogo nel punto preciso dove suo padre era morto esattamente 70 anni prima. Era stato il giorno precedente, il 17 febbraio 2014 ai Pontoni. Gli occhi di un uomo difficilmente tradiscono la verità e la sua emozione era sincera, palpabile. Ero presente a quei momenti in me indelebili. Lui, avvolto in un lungo cappotto nero, scendere dalla lunga auto dai vetri oscurati ed avviarsi con le mani in tasca e passo incerto verso il punto X , nei pressi del fosso, chissà con che tumulto in cuore.
Un privilegio poter assistere a quei momenti che Roger aveva voluto privati, intimi, di riconciliazione con la figura del padre.
Grazie alle ricerche iniziate nel 2012 con il Giornale del Lazio ed all’impegno di Harry Shindler si è  potuto dare ad un figlio un luogo ove rivolgere una preghiera per il padre; sempre più flebili invece le speranze di poterne ritrovare i resti, nonostante i numerosi scavi e le perlustrazioni in zona degli amici del “Gruppo Ricerche Storiche”  con le loro  attrezzature metal detector.
È questa un’altra pagina della storia di Aprilia, drammatica, ma intrisa di poesia e bellezza, la bellezza di sentimenti autentici e senza tempo, la bellezza delle note, e non solo musicali,  di Roger Waters, la cui figura rimarrà per sempre legata alla nostra città, una città che non dimentica chi si è sacrificato per la libertà. 
Resta nel cuore anche una speranza, che è poi una promessa. E le promesse vanno mantenute, dico bene? Roger, quando torni ad Aprilia? 

“When the Tigers Broke Free”

Accadde poco prima dell'alba
una miserabile mattina del nero 1944
quando al comandante in capo
fu detto di mantenere la posizione
mentre chiedeva di far ritirare i suoi uomini
E i Generali ringraziarono
che altre truppe trattennero
i carri armati del nemico per un po’
E la testa di ponte di Anzio
fu difesa al prezzo
di poche centinaia di vite comuni.
E il buon vecchio Re Giorgio
mandò una lettera a mamma
quando seppe che mio padre se n'era andato
Mi ricordo che aveva l'aspetto
di un rotolo di pergamena
con foglia d'oro e tutto il resto.
E lo trovai un giorno
ben nascosto in fondo a un cassetto di vecchie fotografie
e i miei occhi ancora si inumidiscono
nel ricordare.
Sua Maestà aveva timbrato
col suo timbro di gomma.
Tutto era scuro intorno
il terreno era gelato
quando si scatenarono i Tigre
e della Compagnia "C" dei Fucilieri Reali
non sopravvisse nessuno.
Furono tutti abbandonati,
i più morti, gli altri morenti.
Fu così che l'Alto Comando
portò via papà da me.”

(traduzione Elisa Bonacini)

 1944 militari britannici presso i fossi della Moletta ad Aprilia 
conferenza stampa 18 febbraio 2014
conferenza stampa 18 febbraio 2014 . Roger Waters Harry Shindler Elisa Bonacini


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