18 novembre 2017

ANTEFATTI E RETROSCENA DELL'EVENTO ROGER WATERS AD APRILIA, DOVE MORÌ IL PADRE

Quando il “destino” puo' cambiare il corso della comune storia... 


 “LA SCINTILLA FU UNA SEGNALAZIONE AL GIORNALE DEL LAZIO PER CUI MISI IN CONTATTO IL MANAGER DI ROGER WATERS CON HARRY SHINDLER”

di Elisa Bonacini


Nei primi giorni di aprile 2012,  dopo poco più di due mesi che avevo intervistato Shindler (articolo pubblicato sul Giornale del Lazio del 23 febbraio 2012), arrivò in redazione la telefonata di una anziana signora di Anzio (R.C.) testimone dello sbarco del 1944, che suggeriva un sopralluogo in un punto preciso del litorale, dove sosteneva potessero trovarsi i resti del padre di Roger Waters. Fu così che il direttore Bruno Iorillo mi diede i contatti di questa signora. Ci incontrammo e registrai la sua testimonianza. Ne parlai anche con Harry Shindler con il quale avevo frequenti contatti telefonici per la preparazione di un mio convegno. Harry che non conosceva affatto i Pink Floyd, smentì subito la possibilità che quei resti fossero del giovane sottotenente dei Fucilieri Reali Britannici. 
il Twitt  di Elisa Bonacini del 20 aprile 2012
Nonostante le dichiarazioni della signora di Anzio su Eric Fletcher Waters si fossero rivelate senza fondamento, volli tentare comunque un contatto con Roger Waters. Il 20 aprile 2012 scrissi un messaggio su Twitter e nella stessa giornata inviai anche una e-mail “all'attenzione di Mr. Roger Waters”.  La risposta arrivò presto, il 22 aprile 2012 alle ore 15:04 : un certo J.., che si qualificò essere parte dello staff di Roger Waters comunicava di avere ricevuto la mia nota relativa al padre di Roger Eric e di volere i miei contatti telefonici per avere maggiori informazioni. Dopo avere verificato l'attendibilità di quella e- mail risposi:“J.., Ho informato Harry Shindler, veterano inglese di 91 anni che si impegna nella ricerca di informazioni sui soldati dispersi. Aspetta la tua telefonata”. Sebbene la motivazione fosse solo un pretesto, quella telefonata avvenne. Ero soddisfatta di essere riuscita nel mio intento di mettere in contatto le due parti ed ero sicura che Harry, che non conosceva affatto le canzoni di quegli strani “FLUIDI ROSA”, come li aveva definiti, non avrebbe esitato ad avviare le ricerche sul nuovo “caso Waters”. 

Cassino: Cimitero del Commonwealth. E' qui che Roger si reca il 29 marzo 2013, e dove può solo leggere il nome del padre Eric Fletcher Waters in una fredda lapide sulla quale compaiono più di 4000 soldati dispersi nella campagna d'Italia. E' qui che Roger pronuncia la frase che dallo schermo televisivo entra nel cuore di Harry Shindler: “Il mio viaggio finisce qui”. E' a quel punto che il grande Harry vuole andare avanti. E' così che fa partire le ricerche negli archivi britannici.
Nei primi giorni di ottobre 2013 mi squilla il cellulare. E' Harry. “Elisa”, mi dice, “ è' arrivata la documentazione dall'Inghilterra. Sono le mappe e il diario di guerra del 18 febbraio 1944, quando morì Eric”. La notizia riportata sulla Repubblica il 9 ottobre 2013 con la foto della famiglia Waters fece poi il giro del mondo.
Dal 10 ottobre 2013, numerose furono le e-mail al Comune di Aprilia, affinché il Sindaco Terra fosse sempre al corrente, in tempo reale, dell'evoluzione del “caso Waters -18 febbraio 1944” che sin dalle prime fasi di accertamento sembrava evidenziare il pieno coinvolgimento del territorio di Aprilia.
ottobre 2013 Anna Gambuzza e Fernando Perica
  
In quei giorni, anche se non è stato riconosciuto, in molti ci mobilitammo qui in Aprilia per fornire le cartine territoriali di Aprilia, dando il nostro importante contributo affinché Harry, ad Ascoli Piceno, con l'aiuto di Emidio Giovannozzi, riuscisse a trovare la soluzione dell'enigma del 18 febbraio 1944. Collaborarono subito il geometra Perica del settore urbanistica, la Sig.ra Anna Gambuzza, dell'Assessorato alla cultura, l'Istituto Rosselli con i docenti Asquer e Samà. In contatto giornaliero con Harry, coordinavo le ricerche e gli invii del materiale cartografico di Aprilia. L'11 novembre arrivò la conferma ufficiale del punto esatto dove morì Eric, nei pressi del fosso della Moletta ad Aprilia. Seguirono presto i ringraziamenti di Roger al veterano inglese. Il cantante gli inviò una sua poesia inedita scritta in ricordo del padre “Un solo fiume”, che è stata pubblicata l'11 novembre sul quotidiano “La Repubblica”. Anche Harry volle ringraziarmi pubblicamente a mezzo stampa per il mio impegno ( Messaggero.it del 27 novembre 2013)
Sin dai primi giorni di novembre, Harry Shindler, dopo il primo contatto con Roger Waters mi parlò dell'idea di costruire un monumento ai caduti dispersi qui ad Aprilia.
lettera protocollata per monumento Waters
Mi sembrò subito un bellissimo progetto e lo incoraggiai a portare avanti l'iniziativa, con il mio sostegno sul luogo. Il 21 novembre 2013 presentai la proposta al protocollo del Comune di Aprilia. La mia felicità fu immensa quando Roger decise di collocarlo nel piazzale antistante l'Istituto Rosselli, dove si trova l'esposizione dei reperti Bonacini, di cui sono curatrice.
Il Comune di Anzio riesce in quei giorni ad attrarsi visibilità con la notizia del conferimento della cittadinanza onoraria a Roger Waters. Da questo momento, si crea una notevole confusione mediatica sull'evento. Il ruolo di Aprilia diventa quasi “a servizio” del Comune di Anzio e dei festeggiamenti del 70esimo dello sbarco. Il monumento stesso diventa “monumento ai caduti dispersi dello sbarco di Anzio”. E la battaglia/e di Aprilia? Dopo tanti anni di impegno per divulgare la storia di Aprilia nel 1944, attraverso le sofferte testimonianze di chi ha vissuto quei momenti, non nascondo la delusione provata in quei giorni.
Nonostante queste amarezze, arriva il grande giorno. Lunedi 17 febbraio, in Via dei Pontoni ad Aprilia, Roger si ricongiunge alla figura del padre, morto nei pressi del fosso della Moletta. Sono presente a quella che Roger ha desiderato fosse una cerimonia privata e vivere quegli attimi emozionanti per cui tanto ho lavorato nei mesi di preparazione dell'evento. Ed è un piccolo albero d'ulivo, simbolo di pace, che Roger pianta al centro del memoriale, per scrivere finalmente la parola FINE al suo lungo e tormentato viaggio.
La cerimonia dell'inaugurazione dell'obelisco il 18 febbraio all'Istituto Rosselli avviene come previsto dal programma gradito a Roger Waters.
Forte delusione nei fans dei Pink Floyd e nei cittadini di Aprilia non forniti di pass che, accalcati sui cancelli chiusi dell'Istituto, devono seguire la cerimonia su un monitor collocato in Via Carroceto. 
Il coro dei ragazzi del Rosselli che esegue “When the tigers broke free” scalda il cuore di Roger. Dopo il discorso del Sindaco di Aprilia e dopo un mio breve intervento viene proiettato il video realizzato dalla mia Associazione “UN RICORDO PER LA PACE” che purtroppo è stato tagliato di 30 secondi della frase finale e dei titoli di coda che riportano il nome degli autori del video (Elisa Bonacini ed il figlio) e dei dovuti ringraziamenti a: Prof.ssa Maria Nostro Dir. Scolastico I. C. “Antonio Gramsci”(Aprilia); Prof.ssa Barbara Pedrazzi ed i genitori dei piccoli della Scuola dell'infanzia “Arcobaleno” (I. C. “Antonio Gramsci”); Sig. Armando Fiorini, Cav. Gianni Tosolini e Sig.ra Alice Sittaro Basso (per le foto gentilmente fornite).
Roger Waters, commosso dalla calorosa accoglienza, ha promesso di ritornare ad Aprilia, probabilmente il 18 febbraio 2015. Speriamo quindi che “alla prossima” si possa costruire un evento più favorevole alla Città ed ai cittadini di Aprilia.

(Articolo pubblicato sul Giornale del Lazio)


Nessun commento:

Posta un commento