1 ottobre 2023

MEDAGLIA D’ONORE IN ARRIVO PER IL PADRE DI IVA ZANICCHI INTERNATO MILITARE NEI LAGER NAZISTI



di Elisa Bonacini


Medaglia d'onore per il papà della cantante Iva Zanicchi. Nuova iniziativa dell’Associazione “Un ricordo per la pace” nell’ambito del progetto “MEMORIA AGLI IMI”  acronimo di “Internati Militari Italiani” i soldati che dopo l’armistizio dell’Italia l’8 settembre 1943 non aderirono alla R.S.I. o alle formazioni delle SS e pertanto furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager nazisti, costretti a lavorare per l’economia di guerra della Germania.

Per gli IMI lo Stato Italiano da alcuni anni ha previsto su richiesta degli eredi (rarissimi ovviamente gli IMI ancora viventi) il conferimento della Medaglia d'Onore. L’onorificenza è concessa tramite decreto del Presidente della Repubblica a titolo di risarcimento morale per la fedeltà alla Patria.

Si stimano circa 60.000 gli IMI che non fecero ritorno, morti a causa delle privazioni alimentari e del duro lavoro per la Germania nazista, ma il numero è inquantificabile per coloro che morirono al rientro in Italia causa le malattie contratte in prigionia, in primis la tubercolosi. Impossibile poi quantificare chi subì nel quotidiano le conseguenze fisiche e psicologiche dei maltrattamenti subiti nei campi di concentramento. 

Tra gli Internati Militari Italiani 1943-1945 anche il papà di Iva Zanicchi: Zefiro Zanicchi, nato a Ligonchio (RE) il 10/5/1911.

 La cantante nel corso della lunga carriera più volte ha reso nota la prigionia del padre in Germania: negli ultimi anni a “Oggi un altro Giorno” la trasmissione pomeridiana su Rai 1 e ancora durante la partecipazione televisiva a “Ballando con le stelle” edizione 2022 che l’ha vista per la prima volta cimentarsi con successo nel ruolo di ballerina in coppia con il ballerino professionista Samuel Peron. 

La Zanicchi, nata a Ligonchio il 18 gennaio 1940, ha raccontato di aver conosciuto il padre solo all’età di quasi 5 anni, quando rientrò dal campo di concentramento. Smagrito ed irriconoscibile come tutti i reduci dalla prigionia: “un uomo dell’altezza di un metro e 80 arrivato ad un peso di circa 38 chili” ; ai suoi occhi “brutto, con gli occhi infossati”. Per suscitare simpatia nella bambina le aveva portato un po’ di zucchero, cosa preziosa a quei tempi. “Da quel momento - aveva spiegato Iva - è diventato il mio babbo.”

Un rapporto con il padre che recuperò presto, imparando a conoscerlo meglio ed accettandone il carattere “molto schivo, chiuso”. “Un uomo -ha spiegato- che non riusciva a dimostrare i suoi sentimenti. Mai un bacio, se non l’ultimo giorno, quando per la prima volta mi chiese di dargli un bacio sulla fronte”.

Una storia che non poteva sfuggire alla nostra associazione “Un ricordo per la pace” che da molti anni si adopera gratuitamente nello svolgimento delle pratiche per la richiesta dell’ onorificenza riservata agli ex IMI. Nell’ambito del progetto “Memoria agli Imi” sono centinaia in tutta Italia gli IMI che hanno ottenuto il conferimento dell’onorificenza grazie al contatto delle famiglie con la nostra associazione. Oltre all’iter relativo alle onorificenze per persone comuni l’associazione “Un ricordo per la pace” ha seguito le pratiche per il conferimento della Medaglia d'Onore ad ex IMI familiari di noti personaggi dello spettacolo tra cui il papà del rocker Vasco Rossi e dell’attore Roberto Farnesi. 

Da qui il desiderio di comunicare alla cantante la possibilità di richiedere la medaglia che certamente spetta al padre.

Questa volta il contatto con l’artista è stato facilitato, non più attraverso comunicati stampa, ma tramite un contatto telefonico a fine febbraio 2023, subito dopo il Festival di Sanremo. Ciò grazie ad una conoscenza comune, una famosa giornalista  che gentilmente ha preceduto la telefonata chiamando la cantante e spiegandole in sintesi l’iniziativa.

Durante la lunga conversazione che ho tenuto personalmente con la cantante, la Sig.ra Iva si è mostrata molto cordiale e felice di apprendere questa possibilità di rendere onore alla memoria del padre, cui era legata da un rapporto davvero speciale.

La signora Zanicchi ha affermato di custodire ancora alcune documentazioni sul periodo di guerra del padre nella vecchia casa paterna a Ligonchio ed ha raccontato alcuni aneddoti, confermando i maltrattamenti che subì  in Germania, prigioniero  Zefiro in un lager nel pressi di Dresda. Tra i tristi ricordi della prigionia, indelebile quello di essere stato picchiato selvaggiamente e rinchiuso in uno stanzino per una notte intera in attesa della fucilazione, colpevole di essersi appropriato di notte di alcune piccole patate nascoste nel terreno ove era solito lavorare. Per fortuna la fucilazione non avvenne e Zefiro venne liberato.

Un racconto commovente quello di Iva Zanicchi con alcuni aspetti del padre in comune con mio papà Ernesto, anch'egli prigioniero in Germania durante la seconda guerra mondiale. L’essere schivo a mostrare i sentimenti, ad esempio, pur avendo nel profondo un affetto immenso verso i figli; l’essere umili e semplici, attaccati ai veri valori della vita senza fronzoli di inutile esteriorità.

 Uomini di una volta, di quella generazione tutta di un pezzo, che così forse non ce ne sono più.

La richiesta della medaglia d'onore per Zefiro Zanicchi  a firma  della Sig.Zanicchi ed inviata dalla figlia Michela, nipote di Zeffiro  ha già raggiunto gli uffici competenti della Presidenza del Consiglio per essere valutata dalla Commissione riconoscimenti ex IMI.

Se l’esito dell'istanza sarà positivo si passerà quindi alla coniatura della medaglia e successivamente alla sua consegna alla famiglia Zanicchi, La cerimonia potrebbe avvenire intorno alla data del 27 gennaio 2024 Giornata della Memoria o nella data del 2 giugno Festa della Repubblica presso la Prefettura relativa alla località di residenza della cantante.

 Altra missione dell'associazione "Un ricordo per la pace" per rendere onore agli  IMI  sta andando a buon fine.

 L'associazione curatrice dell’ omonima esposizione sul tema “Aprilia in guerra: la Battaglia di Aprilia” patrocinata dalla Città di Aprilia ed inaugurata nel 2013 in sede provvisoria presso il Liceo “A.Meucci” di Aprilia. La prestigiosa mostra ospita la collezione di militaria di Ostilio Bonacini, scomparso nel 1999, ed alcune donazioni di cittadini apriliani. Sono oltre 300 i reperti esposti tra uniformi e strumentazioni della seconda guerra mondiale. 

Dietro le grandi teche spicca la divisa di un soldato italiano con il suo pastrano dall’inconfondibile colore grigioverde.

 Il sogno dell 'associazione è quello di un “Museo per la Pace” nel centro di Aprilia con una sezione dedicata alla seconda guerra mondiale ed in particolare riservata ai nostri soldati che tanto hanno sofferto nei campi di concentramento in Germania. 

Ad oggi sono oltre 20 gli ex IMI di Aprilia insigniti di Medaglia d’Onore, la loro storia non deve essere dimenticata. 

(foto Iva Zanicchi https://www.facebook.com/ivazanicchiofficial ; foto Bersagliere Zefiro Zanicchi da schermata tv “Oggi è un altro giorno”)



(foto Iva Zanicchi https://www.facebook.com/ivazanicchiofficial ; foto Bersagliere Zefiro Zanicchi da schermata tv “Oggi è un altro giorno”)






Nessun commento:

Posta un commento